La nazionale di calcio in maglia arancione

Il club di calcio più antico riconosciuto dalla FIFA è lo Sheffield FC, fondato nel 1857. La squadra ha avuto origine come un club di cricket e è cresciuta nel corso degli anni per diventare una delle società calcistiche più storiche. Iniziarono poi le qualificazioni al mondiale di Argentina 1978: per tale competizione, la squadra cambiò stile di gioco, cercando di valorizzare le doti tecniche dei propri elementi tramite l’aggiunta di giocatori a centrocampo (fu pertanto abbandonato il modulo 4-2-4 degli anni precedenti). La compagine andina aveva rinnovato la propria rosa, sostituendo gran parte dei giocatori degli anni ’60 con nuovi elementi. Gli anni ’60 terminarono con le qualificazioni a Messico 1970: con la vittoria per 3-1 sull’Argentina all’esordio, la Bolivia, rinnovata dopo la negativa prestazione del 1967, riuscì a tornare alla vittoria dopo 4 anni. La prestazione della Verde in questo torneo di qualificazione fu la peggiore della sua storia. Per la prima volta, inoltre, la Bolivia prese parte al torneo di qualificazione al mondiale (già nel 1950 aveva disputato le due gare previste contro il Cile, ma con il ritiro dell’Argentina esse furono considerate amichevoli, visto che avevano perso la propria validità ai fini della qualificazione al mondiale).

Nel Campeonato Sudamericano de Football 1947, con Diógenes Lara in panchina, la Verde riuscì a pareggiare altre due partite, nuovamente contro Ecuador e Colombia. Per l’ultima volta la nazionale della Bolivia vestì la maglia bianca: dal 1957 in poi venne adottata la divisa verde. Sconfitta per 8-0 dall’Uruguay, la Verde fu nuovamente estromessa dalla competizione senza ottenere neanche un punto. Nell’incontro del 18 gennaio con l’Argentina, la nazionale boliviana perse per 4-0; contro il Brasile, invece, venne superata per 2-0. L’11 febbraio la Bolivia riuscì a guadagnare il primo punto della propria storia in una edizione del Sudamericano, pareggiando per 0-0 con l’Ecuador; dopo aver perso per 2-0 contro l’Uruguay, riuscì a impattare con la Colombia, questa volta per 3-3, e per la prima volta non chiuse all’ultimo posto: con 2 punti, infatti, giunse sesta su sette partecipanti, con un punto in più dell’Ecuador. Il 20 luglio la selezione, sempre nella consueta divisa bianca di quel periodo, affrontò il Brasile, subendo un’altra sconfitta per 4-0; anche in questa occasione, come contro la Jugoslavia, la Bolivia non apparve dotata di affinate capacità tecniche, sebbene fosse in grado di opporsi agli avversari facendo affidamento sulle doti di resistenza fisica dei suoi giocatori.

La differenza è dovuta al fatto che sulle t-shirts personalizzate colorate occorre stampare un fondo bianco prima di stampare i colori, perchè altrimenti non sarebbero visibili su una maglietta personalizzata o una felpa personalizzata nera, ad esempio. Completavano la divisa, i calzoncini bianchi e i calzettoni, i cui colori, però, erano variabili. Alla vittoria seguirono, però, tre sconfitte, che impedirono alla Bolivia il passaggio del turno e la fermarono all’ultimo posto del girone, con 2 punti. Le vittorie su Uruguay e Venezuela (2 volte) e il pareggio del 27 marzo a Montevideo nella gara di ritorno con gli uruguaiani permisero alla Bolivia, per la prima volta, il passaggio del turno come prima classificata nel proprio girone, con 7 punti. Il 31 marzo la Bolivia sconfisse il Brasile per 5-4, con l’ultimo gol della carriera di Alcócer all’86’ (il giocatore subì poi un infortunio che lo costrinse al ritiro) e vinse, per la prima volta nella storia, il titolo di Campione del Sudamerica, con 5 vittorie, un pareggio e zero sconfitte. Il 10 marzo Bolivia ed Ecuador aprirono la manifestazione con un pareggio per 4-4 a La Paz; la seconda partita, giocata il 17 marzo, vide la Bolivia sconfiggere la Colombia per 2-1 con due reti di Máximo Alcócer.

Nel 1957 la Bolivia disputò una competizione amichevole con il Paraguay, la Copa Paz del Chaco, che si svolse in quattro incontri: con due vittorie, un pareggio e una sconfitta, la Bolivia si aggiudicò la prima edizione del torneo. 1953, infatti, prese parte al Campeonato Sudamericano, debuttando con una vittoria per 1-0 sul Perù nella gara d’apertura del torneo. Ma per stare vicino alla sua Ilenia, alle prese con l’esame di maturità. Per la sua seconda partecipazione al mondiale, la Federazione calcistica della Bolivia assunse un tecnico italiano, Mario Pretto: la Bolivia giocò un solo incontro poiché nel suo gruppo, il D, vi furono due ritiri (Scozia e Turchia). Nel 1962 venne disputata la seconda edizione della Copa Paz del Chaco, nuovamente vinta dalla Bolivia. Anche il 1963 fu inaugurato dalla Copa Paz del Chaco, maglia da calcio più bella del mondo che in quell’occasione fu appannaggio del Paraguay. Nel 1965 la Bolivia riprese l’attività internazionale in occasione delle qualificazioni a Inghilterra 1966: la nazionale andina chiuse all’ultimo posto nel gruppo 3, dietro ad Argentina e Paraguay. Nelle stagioni di Serie B 2013-2014 (da aprile) e 2014-2015, dietro alle reti delle porte venne posizionato un piccolo cartellone recante il marchio You&Eni di Eni, uno dei partner del campionato cadetto al tempo.

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